Fimit SGR (Gruppo Capitalia) lancia il primo fondo immobiliare italiano dedicato alla Cina



Roma, 29 maggio 2006 – Fimit SGR – Fondi Immobiliari Italiani S.p.A. e Beijing Capital Group (BCG) hanno sottoscritto, tramite l’advisor Rothschild, un accordo per far decollare una joint-venture nel real estate in Cina.

BCG è una società controllata dalla municipalità di Pechino, quotata alla Borsa di Hong Kong, attiva nel settore delle infrastrutture, della finanza e del real estate.

Lo scopo dell’accordo è la costituzione di una joint-venture paritetica, a cui Fimit parteciperà con un fondo immobiliare denominato Omicron.

Fondo Omicron sarà destinato ad investitori qualificati, avrà una durata di 8 anni e potrà investire da 100 a 800 milioni di euro.

Il mercato immobiliare della Repubblica Popolare Cinese attualmente è, a livello mondiale, tra quelli che evidenziano il maggior tasso di crescita e le migliori prospettive di sviluppo nel medio-lungo periodo. Nel 2005 gli investimenti nel settore sono cresciuti del 21% rispetto al 2004 e, parallelamente, è aumentato anche il suo peso sul Prodotto interno lordo: le statistiche statunitensi, elaborate dal State Statistics Bureau, evidenziano, infatti, che l'industria edilizia rappresenta oggi in Cina il 6,6% del P.I.L. nazionale.

La crescita esponenziale del mercato immobiliare in Cina è agganciata, ovviamente, all’impetuoso sviluppo economico del paese asiatico: nel 2005 il PIL della Repubblica Popolare Cinese è stato di 1.912 miliardi di dollari, con tassi di crescita vicini al 10%. Nei prossimi quattro anni – secondo le previsioni dei maggiori istituti di analisi internazionali – si stima una crescita della ricchezza economica prodotta pari all’11%, con un tasso d’inflazione che, in media, non supererà il 3,5%.

Fimit SGR S.p.A., costituita nel 1998, è la società controllata da Capitalia S.p.A. attiva nella gestione di fondi immobiliari e prima in Italia a realizzare fondi immobiliari ad apporto pubblico. Fimit è oggi tra le prime SGR immobiliari per masse gestite (Fonte: dati Assogestioni al 31 dicembre 2005), nonostante il moderato ricorso alla leva finanziaria e la sistematica distribuzione dei proventi maturati nei fondi amministrati.